Cozze di Capo Miseno

Con i viaggi, si sa, l’uomo esalta la percezione dei propri sensi, per emozionarsi dinanzi a nuove ed entusiasmanti scoperte. Alcune di queste riguardano la vista, altre l’olfatto. Stavolta però parleremo del gusto, e quale terra può offrire più dei Campi Flegrei delle prelibatezze uniche per il palato?

Terra di vino bianco, di piatti di mare e di cozze. Proprio così: pochi sanno che i mitili coltivate nelle acque antistanti il faro di Capo Miseno sono tra le più pregiate in Italia, al punto tale che i ristoratori più navigati ne ordinano ogni anno a quintali dagli allevamenti del comune di Bacoli per offrire ai propri clienti i frutti migliori del Golfo di Napoli.

Le particolari proprietà organolettiche delle cozze di Capo Miseno, dalla sapidità gradevole al profumo intenso, viene già narrata nel V secolo A.C., come testimonia la conchiglia di cozza raffigurata sul rovescio delle monete dell’antica Cuma, prima colonia fondata dai greci sulla penisola italiana.

Le cozze flegree sono tra le più note in Italia e vengono particolarmente apprezzate dai ristoratori di Toscana e Lazio: dopo il periodo burrascoso del 2015, quando i mitili di Bacoli vennero messi al bando dal mercato ittico per il potenziale rischio da epatite A e da Norovirus, la situazione è rientrata grazie ad un’ordinanza dell’ASL Napoli 2 che le ha fatte ritornare in vendita, aprendo così le porte dei miticoltori che allevano le cozze nelle acque di Capo Miseno agli addetti alla ristorazione di mezza Italia.

Le filari su cui vengono allevate (funi robuste installate in mare sorrette verticalmente da boe) sono ordinate e ben visibili anche dal promontorio del faro di Bacoli, punto del comune flegreo maggiormente esposto alle fasi lunari.

I pescatori lo sanno dalla notte dei tempi che la luna è la migliore amica nella loro attività. E in terra flegrea hanno basato le loro fortune intorno ad essa. La crescita delle cozze dipende infatti dalle fasi di questo satellite: in caso di luna piena, i mitili tendono a crescere di più, e le cozze di Bacoli sono tra le più grandi che si possano trovare nelle pescherie di Napoli e della sua provincia.

Per omaggiare questo frutto del mare che risulta tra le basi più importanti dell’economia locale, i bacolesi ogni anno organizzano la Sagra della Cozza, kermesse gastronomica che si svolge nel periodo di giugno e che viene organizzata dalle associazioni che raccolgono i commercianti ed i ristoratori del comune flegreo. Tre giorni di festa dove la cittadina sembra fermarsi ed in cui si possono degustare primi piatti, ottime impepate, zuppe di cozze e altro ancora, il tutto annaffiato da un buon bicchiere di Falanghina locale ed accompagnati da musica e spettacoli. Un’occasione unica per i turisti che intendono farsi rapire dalle bellezze archeologiche dell’area flegrea e, perché no, dai golosi piatti tipici che il territorio generosamente offre ai forestieri…



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